E l’I.V.A.?
Breve discorso a parte per l’I.V.A., che sui conti della tua attività ha un impatto solo finanziario.
Pur incassato sulle fatture che emetti, infatti, non è da considerarsi un ricavo, in quanto verrà poi “restituito” all’Erario.
Più nello specifico, la differenza tra l’I.V.A. incassata sulle fatture che hai emesso e l’I.V.A. detraibile che hai pagato sugli acquisti determina l’importo che dovrai versare all’Erario.
Nel caso in cui l’I.V.A. detraibile superi l’I.V.A. incassata avrai un importo a credito…ma di solito non è una buona notizia!
Infatti, possiamo considerare “sana” un’attività quando la stessa è in debito di I.V.A.: questo perché significa che ha venduto più di quanto abbia acquistato. 😉
Ciao Barbara. Grazie per questo articolo esaustivo. Il commercialista non è sempre disponibile a spiegare. Più a rimproverare e a sottolineare scadenze. Quindi ti contatterò per approfondire. Grazie ancora
Ciao Fabiana, grazie per il tuo commento.
Sono molto contenta che tu abbia gradito l’articolo che, proprio come scrivi tu, aveva l’intento di spiegare “i fondamentali” anche a chi non è commercialista, contabile o non ha un’insana passione 🙂 per numeri e conti.
Per alcune informazioni il tuo commercialista, o chi si occupa della tua contabilità, è la persona giusta alla quale chiedere.
Se hai ulteriori dubbi da chiarire o qualche punto in particolare da approfondire sono assolutamente a disposizione, sperando di poterti essere di aiuto.